Oggi siamo nella bellissima e romantica Firenze e a pochi passi da Ponte Vecchio, è qui che ho il piacere di conoscere Angela Caputi.
Per incontrarla entro in un palazzo seicentesco conosciuto come “Palazzo Medici”. Un palazzo d'altri tempi, con un bel portale d'ingresso incorniciato da due colonne e all'interno caratterizzato da alti soffitti e grandi volte.
Qui la designer fiorentina dà vita alle sue creazioni.
La prima cosa che le chiedo è come mai si ispira al cinema americano della prima metà del 900. Lei sorridendo mi dice che in Italia uscivamo dalla guerra, c’era tanta tristezza e "l'essenziale" faceva da protagonista; invece l' America viveva un periodo fiorente e sfarzoso anche nel cinema, si vedevano tanti strass, abiti meravigliosi e c’era allegria.
Si respirava una vena artistica totalmente diversa da quella del neorealismo italiano e c'era una grande fiducia nel futuro.
La stilista mi dice che con le sue creazione vuole instaurare un legame, una comunicazione con il mondo femminile. Le donne sono sempre state viste come gregari e mai come protagoniste e così lei, instaurando questa comunicazione a modo suo, intraprende un femminismo unico che porta a risaltare la figura femminile.
Lei è affermata in tutto il mondo per i suoi bijoux unici ed inimitabili per gusto, stile e design,
Le sue creazioni hanno fatto ingresso in alcuni dei musei piu’ importanti del mondo come il Metropolitan Museum of Art di New York, Il Museo degli Argenti e la Galleria del costume di Firenze. E così le chiedo cosa pensa di questa fusion tra un mondo quello della moda e la cultura presente nei musei.
Lei mi dice che la moda è cultura anche se purtroppo con leggerezza i grandi marchi l’hanno trasformata in qualcosa di esclusivamente commerciale. Secondo la designer i cambiamenti della vita, la società sono legati alla moda. Secondo lei il gioco dei colori, le misure, il gusto sono collegate ad un discorso culturale.
Le sue creazioni classificabili tra Moda e Arte, sono caratterizzate da una creatività e da una fantasia fervida e costantemente in evoluzione.
Ogni dettaglio è particolarmente ricercato dalle linee geometriche ma morbide, dalla mille sfumature dei colori, sino ai materiali "semplici" come le resine plastiche.
E proprio delle resine chiedo alla signora Angela come mai preferisce utilizzarle. Mi dice che aveva iniziato provando le murrine veneziane, ma la loro pesantezza e fragilità l'hanno portata a cercare altre soluzioni. Così i primi tentativi con le resine sintetiche, che le permettono di giocare do colori, forme e fantasie.
Le resine permettono di spaziare tra le nuance di colore più disparate ed hanno il grande vantaggio di essere leggere, per questo sono il materiale perfetto per la realizzazione di bijoux unici e senza tempo.
Il marchio Angela Caputi ha da sempre avuto un rapporto speciale con il mondo dello spettacolo oltre che con quello dell’Alta Moda. Le sue creazioni hanno arricchito abiti e costumi di scena. Questo rapporto speciale mi porta a chiedere alla stilista il suo personale rapporto con questo mondo. Lei mi dice che anche lo spettacolo è sinonimo di cultura e per questo crede in questo tipo di collaborazione.
E' sempre stata legata a questo universo che, seppur diverso, è strettamente correlato a quello della moda. Due realtà affascinanti che ben si combinano per creare un mondo ancora più speciale.
Ho avuto modo di spiare tra gli archivi della Maison e scoprire i quasi 11.000 modelli realizzati dalla "Signor dei bijoux", le chiedo se le sue creazioni sono rivolte ad un pubblico di nicchia o sono accessibili a tutti.
Lei mi confessa che non fa distinzione tra le donne, i suoi modelli sono rivolti ad un pubblico culturalmente preparato vasto ed eterogeneo che include le giovanissime più sportive e casual, ma soprattutto le signore più raffinate ed esigenti alle quali sono per esempio dedicate le linee museali.
Ogni donna è diversa dall’altra, ma la stilista ha deciso di rivolgersi a tutte, cercando di instaurare un continuo rapporto con il mondo femminile e di rappresentarlo in ogni suo aspetto.
Infine chiedo alla designe se il gioiello è ancora un simbolo legato alle donne.
La sua visione p del tutto differente e mi ricorda che le vecchie armature dei crociati erano già dei veri e propri "gioielli", non c'è mai stata una vera a propria distinzione di sesso.
Le sue collezioni pero' sono da sempre dedicate e ispirate alle donne, per via del rapporto unico e fondamentale che vuole avere con il mondo femminile.
Con piacere ringrazio la signora Angela per il tempo dedicatomi, augurandoci di rivederci presto in condizioni diverse, quando si potrà tornare a fare moda nel modo giusto.
Invito tutti a conoscere il suo mondo, ad aprire i suoi cassetti e a farvi conquistare dalle sue bellissime creazioni. Vi invito a seguirla perchè così facendo seguiremo sempre un piccolo movimento culturale Made in Florance.
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