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Il primo sapore: il Gin di Piero (e il mio primo Gin Brulè)

  • Immagine del redattore: Roberto De Pascale
    Roberto De Pascale
  • 6 giorni fa
  • Tempo di lettura: 2 min

Dicembre arriva sempre così: in punta di piedi, ma con un profumo che riconosci subito.

E' il mese in cui la memoria diventa più nitida, il freddo più gentile, le luci più vere.

Un periodo in cui ogni aroma sembra raccontare una storia.

Per questo il primo capitolo della mia rubrica natalizia non poteva che partire da un distillato: autentico, elegante, profondamente italiano.

Il fascino del Piero Dry Gin Xmas

il Piero Dry Gin XMas non è soltanto un gin: è un'immagine, un ricordo, un'atmosfera che prende forma.

L'edizione di quest'anno omaggia Cortina, con le sue nevi che scricchiolano, le luci che si riflettono nelle vetrine, gli après-ski pieni di voci e di calore.

L'illustrazione sulla bottiglia richiama un'Italia antica e modernissima insieme: quella dei cinepanettoni diventati cult, delle feste scintillanti, dei maglioni di lana e dei brindisi che profumano di casa.

Dentro il bicchiere, però, c'è molto di più.

Le botaniche che parlano d'inverno.

Il sorso è un viaggio:

Ginepro:, come una passeggiata nei boschi freddi e ghiacchiati.

Agrumi, che inaugurano il tempo dell'attesa.

Spezie, quelle che scaldano le cucine e trasformano la casa in un abbraccio

Cannella, la firma della festa, l'ultimo tocco che accende il Natale.

E' un gin che racconta una storia. Di più: è un gin che la accende.

natale

Il mio primo Gin Brulè: un rituale d'inverno.

Quest'anno ho voluto fare un passo in più.

Non solo assaggiare, ma creare.

Il Gin Brulè è un rituale antico e nuovo, un modo di trasformare il gin in una bevanda calda, profumata, sorprendentemente morbida, perfetta per serate lente, sciarpe pesanti, amici che arrivano all'improvviso.

Ho seguito la ricetta ufficiale, interpretandola a modo mio.

Ricetta del mio Gin Brulè di Natale per due

In un pentolino, a fuoco dolce:

  • 80 ml di Piero Dry Gin Xmas

  • 400 ml di succo di mela

  • 1 bacca di anice stellato

  • 2 chiodi di garofalo

  • 1 stecca di cannella

  • 2 fette di arancia

Il profumo arriva prima del gusto.

E' un'ondata di mela calda, spezie e inverno.

La regola d'oro?

Mai far bollire.

Quando il liquido inizia a tremare, si spegne il fuoco e si versa nelle tazze. Ovviamente delle belle tazze con disegni natalizi.

Una fetta d'arancia che si illumina nel vapore, e il gioco è fatto.

Un sorso caldo, aromatico, sorprendentemente equilibrato.

E' una poesia d'inverno che rimane anche dopo l'ultimo bicchiere.

Perchè inizia tutto da qui

Per me il Natale comincia così: con un bicchiere che scalda, con un sapore che sa di casa, con un distillato che riesce a unire eleganza e tradizione.

Il primo dei miei 10 sapori di Natale è questo.

Gli altri arriveranno, uno alla volta, come piccole luci che accompagnano la strada verso la Vigilia.

A prestissimo con il secondo episodio.

gin




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