IL SETTIMO SAPOREIl Panettone Classico – Alessandro Mango, Maddaloni
- Roberto De Pascale
- 54 minuti fa
- Tempo di lettura: 2 min
Il panettone classico è il dolce più difficile da fare bene.
Perché non ammette scorciatoie.
È una prova di equilibrio, di misura, di cultura tecnica.
E quando è fatto davvero bene, si sente subito.
Il settimo sapore di Natale in 10 Sapori è il panettone classico milanese interpretato da Alessandro Mango, lievitista a 360 gradi e voce contemporanea di una storia che affonda le radici nel tempo, ma parla il linguaggio del presente.
Siamo a Maddaloni, dove dal 1948 la famiglia Lombardi rappresenta quattro generazioni di pasticcieri.
Una tradizione che attraversa i decenni senza perdere direzione, fatta di gesti ripetuti, memoria familiare e identità precisa.
Qui la pasticceria non è mai stata spettacolo, ma mestiere.

Questo panettone nasce da una scelta chiara:
non cercare effetti, ma costruire equilibrio.
Dentro c’è una materia prima che parla con sincerità:
arance e cedro canditi prodotti in azienda, uvetta siciliana, vaniglia del Madagascar, scorze di arancia e limone che definiscono un profilo aromatico pulito, leggibile, riconoscibile.
La struttura è soffice, regolare, profumata.
Il gusto è pieno, lineare, preciso.
Nulla è eccessivo, nulla è lasciato al caso.
In questo panettone c’è anche un passaggio di testimone importante: quello con Aniello Di Caprio, maestro pasticciere e figura centrale nella formazione e nella visione di Alessandro Mango.
Un’eredità che non pesa, ma guida.
Negli ultimi due anni, questo percorso ha trovato una naturale estensione in un altro linguaggio della lievitazione: la pizza.
Una pizzeria giovane, ma già fortemente identitaria.

Qui prende forma una frase che non è una provocazione, ma una dichiarazione di metodo:
“Vieni a mangiare la pizza dal pasticciere.”
Perché dietro c’è la stessa attenzione agli impasti, agli equilibri, ai tempi, alla fermentazione.
La stessa idea di precisione che guida il mondo dolce.
I riconoscimenti arrivano come conferma di un lavoro coerente e quotidiano:
Vincitore Cake Star 2022,
Bufala Fest,
Belcolade Award 2025,
Miglior Pasticceria Salata – Gambero Rosso 2026,
Tre Spicchi Gambero Rosso,
50 Top Pizza.
Premi diversi, mondi apparentemente lontani, un’unica visione: quella del lievitista che conosce la materia e la rispetta.
Il panettone classico, qui, non è nostalgia.
È consapevolezza.

Un dolce che non vuole stupire, ma restare.
Che non alza la voce, ma si fa ricordare.
E alla fine, mentre torno ad assaggiarlo con calma, capisco che la sua forza non sta nell’effetto, ma nell’intenzione.È un panettone che non vuole stupire: vuole restare.Racconta una storia senza alzare la voce, con la sicurezza di chi conosce la materia e la rispetta ogni giorno, senza scorciatoie.
C’è qualcosa di raro in questa semplicità:l’equilibrio, la precisione, la misura.La sensazione che ogni gesto — dall’impasto alla canditura — abbia un significato preciso.
Il settimo sapore del Natale è questo:la tradizione che continua a parlare perché qualcuno, con umiltà e competenza, ha scelto di ascoltarla davvero.




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