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Immagine del redattoreRoberto De Pascale

Sorseggiando un buon vino immerso in un luogo magico e ancestrale che si tuffa nell’Adriatico

A volte le favole non vanno cercate solo nei film, ma si possono trovare anche tra di noi, nella vita quotidianea, tra la gente comune.

Bere del buon vino non è stato mai un gesto automatico, istintivo, ma un rituale, una scelta sapiente, perchè chi decide di bere, decide sempre cosa bere.

Cosa bere è una domanda che mi pongo ogni volta che vado in un ristorante, ogni volta che interminabili liste di vini si presentano ai miei occhi.

Quando sono in Puglia, in provincia di Foggia, la scelta del vino diventa facile, la lista dei vini nemmeno la guardo, chiedo direttamente se hanno i vini di Valentina Passalacqua.

La sua è una storia di quelle viste nei film, mamma di una bellissima bambina, moglie di un imprenditore affermato, che un giorno pensando alla sua infanzia, alle giornate trascorse in campagna con la nonna, con i ritmi della natura scanditi, i profumi e i colori della campagna, ritrova la sua dimensione e decide cosa fare da grande.

Ritrova la sua dimensione fatta di semplicità e autenticità., decide di tornare alla campagna, dalla nonna e avvia la sua azienda vitivinicola imparando un mestiere da zero.

Dopo la sua bimba GIulia, la seconda rivoluzione della sua vita arriva con Agnese, che vuol dire purezza e che l'ha ispirata verso la direzione che avrebbe dovuto prendere la creazione del suo vino.

La creazione del vino è diventato qualcosa di umano, non piu' meccanico, è diventata poesia che prende forma.

I vini della sua azienda sono naturali, al loro interno ci sono tute le vibrazioni di Valentina, della sua terra, senza la necessità di chimica e di meccanica.

Il suo vino prendere forma dal momento in cui viene raccolta l'uva e poi trasformata in vino, diventa qualcosa di vivo.

Le etichette dei vini sono tutte disegnate dalla piccola Giulia, e questo rafforza l'idea di fantasia, poesia e naturalezza racchiuse nel suo vino.

Il vino naturale è solo il primo passo per entrare in contatto profondo con la nostra Madre Natura e costruire con lei una nuova relazione empatica, basata su ascolto, attenzione e gratitudine per i regali offerti.

L'immagine del nuovo disegno produttivo di Valentina è ispirata ad un credo "Peaceful living with mother nature", che la sta portando ad un progetto di "scuola di arti e mestieri" per gli immigrati, al fine di insegnare a loro la nobile professione della cura dei vigneti.

Valentina Passalacqua offre una collezione di vini avvolgenti, pieni e ricchi di sfaccettature che si uniscono alla complessità aromatica ed organolettica permettendo una esplosione floreale e erbacea.

Inoltre cè 9 is enough,un progetto innovativo, fuori dagli schemi, perchè è la massima espressione del loro terroir speciale. E' il risultato di una lunga ricerca di vigneti extra selezionati con una particolare esposizione al sole, acidità, bassisima resa. E' una vendemmia anticipata che ha regalato un'elevata acidità, aromi freschi e un basso grado alcolico che si uniscono in un perfetto equilibrio.

Quando il cameriere porta una bottiglia di Valentina, dall'etichetta inizia la gioia di vivere che ti trasmette, poi dopo averlo lasciato decantare, lo sorseggi e tutta la passione, la voglia di far vino ti arriva sino a dentro, ti trasmette serenità, pace, un sapore per il tuo palato, una bontà esclusiva che ti lascia estasiato e ti porta a finire il vino e a fissare il bicchiere vuoto attendendo che sia riempito di nuovo.

#wine#passion#nature



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